In seguito allo scoppio della crisi, la classe borghese ha
cercato in tutti i modi di disarmare ideologicamente il popolo occultando le
cause della crisi e dei problemi che i lavoratori stanno vivendo, allo scopo di
condurli a scelte politiche che non mettono in discussione il sistema di
sfruttamento.
In realtà quella con
cui abbiamo a che fare è una crisi del sistema stesso
, che rende necessaria la
rottura, l'uscita dalle unioni imperialiste, UE e NATO, la socializzazione dei
mezzi di produzione e la costruzione di un'altra economia, un'altra società
votata al soddisfacimento dei bisogni del popolo e non al profitto.
Al contrario, la Coalizione della Sinistra anche Radicale cede
su ogni posizione ideolgico-politica pur di riuscire a mantenere governo e privilegi
.
Oggi sostiene che l'UE sta "violando i suoi principi e
obiettivi fondativi". La verità è che dal 1957 fino ad oggi, e fin quando
l'Unione Europea esisterà, che sia suddivisa in un'unione del sud o del nord,
che diventi una federazione o una confederazione, sarà sempre un'unione
imperialista, rivolta contro i popoli e la gioventù.
E' ovvio che l'Unione Europea non muterà né cambiando il presidente
della Commissione europea, né con riforme politiche, perché lo sfruttamento
dell'uomo sull'uomo, e cioè lo sfruttamento di classe, la principale
contraddizione della società capitalistica, è connaturato ad essa.
La domanda fondamentale è: quali interessi ha servito la fondazione di
questa unione interstatale?
E' stata fondata per aiutare i capitalisti a sfruttare in
modo più efficace i lavoratori in ciascuno degli stati membri, al fine di
consentirgli di rinforzare il loro potere col sostegno dalle classi borghesi
degli altri paesi dell'unione.
E' stata creata al fine di assistere i monopoli europei
nella loro feroce competizione con i monopoli di altri paesi e unioni
regionali.
L'Unione Europea, la cui maggior parte degli stati membri
sono anche membri della NATO, sta organizzando la guerra con strumenti
finanziari, politici e militari. Ha condotto una guerra sul territorio europeo,
partecipa alla pianificazione di interventi militari in Asia, Africa e oggi
nella Repubblica Centrafricana, affianca gli Stati Uniti nella loro crociata
anti-comunista e nel perseguitare il movimento comunista utilizzando il terrore
legislativo.
Recentemente, a proposito degli eventi sanguinosi in
Ucraina, l’Italia ancora una volta ha riscontrato la "mancanza di una
politica estera indipendente" nella palese intromissione dell'UE negli
affari interni dell'Ucraina, esercitata in collaborazione con gli USA e
contestualmente allo scontro con la Russia per il controllo dei mercati, delle
materie prime e delle reti di trasporto del paese.
Oggi, i lavoratori si trovano di fronte ad una impasse della
via di sviluppo capitalista, come ad esempio la disoccupazione, che tormenta
milioni di lavoratori e in particolare i giovani e le donne.
Si stanno generalizzando le forme di lavoro flessibile e
abolendo i contratti collettivi di lavoro, i diritti sociali e della sicurezza
sociale, si sta espandendo la povertà.
In molti paesi d'Europa, con l'appoggio della borghesia,
vanno rafforzandosi le forze nazionaliste, razziste e apertamente fasciste.
In queste condizioni la classe operaia, i settori popolari,
i giovani devono rafforzare la lotta di massa contro la UE e la NATO, contro il
capitalismo che genera le crisi economiche e la guerra.
Il capitalismo è un sistema di sfruttamento marcio che non
si può correggere, che non può dare soluzione ai problemi popolari; ha
raggiunto i suoi limiti storici.
Il PD e la falsa sx dichiarano la loro devozione verso l'UE, che
con la sua "governance economica" stanno depredando l’Italia. Così con la scusa di gestire meglio la povertà
e la miseria mirano ad estorcere il sostegno popolare in modo da garantire la
strada a senso unico dell'UE. Stanno cercando di far credere ai lavoratori che la loro
proposta porterà la prosperità al popolo.
Hanno timore che alle prossime elezioni , dalle comunali
alle politiche, i nodi vengono al pettine.
I lavoratori devono andare alle urne con altri criteri.
Devono andare a votare con il criterio di punire tutti
coloro che con menzogne, intimidazioni e illusioni, nel corso degli anni
precedenti e anche adesso, cercano di convincerli che ci possa essere uno
sviluppo a favore del popolo all'interno del percorso di sviluppo capitalistico
e dell'UE.
Devono avere come criterio la formazione di una forte
opposizione alla Troika, la necessità di unire il popolo per la lotta contro la
linea politica antipopolare, contro l'UE e i partiti della strada a senso unico
dell'UE.
Con il criterio di rafforzare la lotta per un Italia in cui
il popolo possa prosperare, in cui si utilizzino tutte le potenzialità
produttive del paese, con la solidarietà e la cooperazione di tutti i popoli,
contro le catene dell'Unione Europea, lo sfruttamento capitalistico e
l'ingiustizia.
Con il criterio di aprire la strada alla socializzazione dei
monopoli, alla cancellazione unilaterale del debito, al disimpegno dalla UE. In
modo che i popoli possano riappropriarsi del loro potere e diventare
protagonisti del proprio sviluppo, in modo che possano dirigerlo a loro
beneficio.
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