Marco Pannella se ne è andato.

In queste ore è iniziato il festival dell’ipocrisia nauseante, di politici e media.

Pannella non stava troppo simpatico ai democristiani o postdemocristiani e neppure alla sinistra.
 Non era un eroe da vivo e non lo sarà neppure da morto, se non per gli ipocriti dell’ultima ora.
La morte è una livella, diceva Totò. Più prosaicamente “alla fine avremo due metri di Terreno”.
Pannella (e la Bonino) sono stati tra i più intelligenti agenti USA nel mondo.


 La Bonino per specializzarsi appunto nel suo ruolo ha abitato per alcuni anni in Egitto per impararvi l'arabo e studiare da vicino la situazione mediorientale che è un incandescente campo di interessi imperialistici.

Non dimentico il ruolo di Pannella nella destrutturazione della Jugoslavia. Arrivò financo a vestire la divisa famigerata degli ustascia. La Bonino si occupò in particolare della Macedonia.

Anche la Cecenia ed il Tibet sono stati nelle cure di Pannella e dei radicali. La Cecenia da sottrarre alla Russia ed il Tibet da sottrarre alla Cina per rifondarvi una teocrazia con il Dalai Lama. Centinaia di monachelli sono stati immolati con il fuoco proprio perché il Dalai Lama avesse il Trono del Tibet (pure lui agente della Cia).

Pannella è sempre stato iperliberista, anticomunista, sionista,  contro la contrattazione collettiva e i sindacati di classe.

L'avere portato Cicciolina in Parlamento ha avuto un significato offensivo per le istituzioni repubblicane in un momento in cui gli americani volevano quasi cancellare l'Italia e svolgevano un programma di denigrazione verso il nostro Paese.

Cicciolina per quanto usata strumentalmente si è mostrata assai migliore come cittadina di quanto lui pensasse e la ciambella gli è riuscita senza buco.

Come organo ufficiale e fonte di interessi creò Radio Radicale interamente finanziata dallo Stato da sempre. Qualcosa come venti miliardi di vecchie lire l'anno.

Non voglio esser troppo insensibile: i Radicali non sono stati soli nella opera di dissoluzione del tessuto sociale italiano, ma di sicuro ne sono stati una delle avanguardie/retroguardie più lucide. Apparentemente contrari e controcorrente (tanto che lo stesso Pasolini si lasciò irretire) non erano che una setta di maghi politici che da normali fatti ideologici traggono logiche conclusioni.

Pannella, come capo di questi, era il Gran Visir di questo processo: e che alla fin fine tutti sapessero che i Radicali altro non erano che solo la vedetta della nave del liberalismo e dello Stato Minimo, lo dimostra il fatto che al suo capezzale, in questi mesi, sono corsi tutti: da Renzi a Berlusconi, con i loro pellegrinaggi nell’antro del Mago, ai giornalisti e ai parlamentari di professione.


Come un altro segno della fine del ‘900 italiano (corto o lungo che lo si ritenga), con le sue fisime ed i suoi personaggi tragicomici, o come la semplice dipartita di un uomo coerente. Nell’errore, ma coerente.
R.P.

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